Materiale Didattico AUIC e DESIGN:
A CHE PUNTO SIAMO?

IL PROBLEMA

Chi studia architettura o design lo sa bene, durante il percorso universitario si è soggetti a spese non indifferenti per l’acquisto di materiale didattico.

Con materiale didattico si intendono stampe e materiali necessari per la realizzazione di artefatti da consegnare ai laboratori. Questi costi sono dunque necessari per il conseguimento della laurea.

Fin da quando la nostra lista è nata, ha cercato di affrontare il tema, realizzando vari questionari e raccogliendo quante più informazioni possibili.

Ma di quanti soldi si parla? E cosa vogliamo fare noi?

Ad aprile di quest’anno, in occasione della discussione dell’avanzo di bilancio del Poli, abbiamo proposto alle altre liste di rappresentanza di riportare il tema all’attenzione della rettrice.

Così, grazie ai nostri rappresentanti ad architettura e design, abbiamo costruito una presentazione contenente i punti salienti della nostra richiesta: individuare i soggetti in difficoltà e fornire loro un supporto economico.

Dopo aver incontrato anche i presidi delle scuole AUIC, DESIGN e il delegato alla didattica di Ateneo, ci è stato suggerito di partire raccogliendo i dati tramite un questionario.

Perciò, insieme alle altre liste di rappresentanza e ai presidi delle scuole, abbiamo costruito un questionario contenente più di 150 domande totali e che cercasse di estrapolare quante più informazioni possibili.

Questo form, rilasciato a giugno, è stato sponsorizzato tramite Instagram e con email dirette a tutti gli studenti.

I RISULTATI DEL QUESTIONARIO

Il questionario era diviso in 4 parti: spese sostenute nei corsi, servizi offerti dai laboratori, PoliPrint and domande finali.

  • I corsi ingegneristici (CU Ingegneria Edile Architettura, LT Ingegneria edile e delle costruzioni, LM Ingegneria dei Sistemi Edilizi) richiedono spese nettamente inferiori;
  • Il corso di urbanistica (+ urban planning) ha risposte molto simili ad AUIC ING. Quasi l’80% degli studenti dichiara di spendere meno di 100€;
  • Gli studenti LM dichiarano di spendere di più di quelli LT, tuttavia la differenza è marginale;
  • Design della Comunicazione è il corso di DESIGN in cui si spende meno.

Inoltre è emerso che i servizi offerti dal Poli come laboratori interni non sono molto conosciuti ⤵️

Sei a conoscenza che alcuni laboratori interni al Politecnico offrono la possibilità agli studenti LM di utilizzare gratuitamente macchine per la produzione di modellini? AUIC

Sei a conoscenza che alcuni laboratori interni al Politecnico offrono la possibilità agli studenti di utilizzare gratuitamente macchine per la produzione di artefatti? DESIGN

Tuttavia la parte più interessante del questionario è quella relativa al PoliPrint. Siamo riusciti a raccogliere un sacco di informazioni utili sui concorrenti.
Abbiamo una lista di materiali mancanti e di problematiche da risolvere per migliorare il servizio di Ateneo.

Questo non solo per Milano, ma anche per i poli di Lecco e Mantova!

In un incontro con la governance di Ateneo, dov’erano presenti anche le altre liste di rappresentanza, abbiamo cercato di tirare le somme e abbiamo mostrato i risultati dettagliati del questionario.

Da qui le nostre proposte fatte all’Ateneo:

  • Creazione di un tavolo di lavoro per migliorare il PoliPrint
    È necessario rendere il servizio competitivo. Rivedere i prezzi, le forniture e l’organizzazione.
    Proponiamo, laddove sia necessario, di acquistare plotter, aumentare i formati, le grammature disponibili e digitalizzare il servizio di stampe (tramite servizi online ad esempio) per ridurre le tempistiche.
    Inoltre non basta lavorare sulle stampe, bisogna fornire il PoliPrint di materiali per artefatti come legno, plexiglass, pvc, poliplat, tessuti, bottoni, omini e alberelli per modellini e tanto altro a prezzi accessibili.
  • Implementazione di una scontistica interna al Poli per chi è in difficoltà
    Proponiamo di creare delle agevolazioni interne al PoliPrint a partire da chi ha ISEE basso, come accade per il Giuriati.
    Questa soluzione, che è stata apprezzata dall’Ateneo, sarebbe realizzabile con molta meno burocrazia rispetto ad un generico fondo/rimborso e si eviterebbero giri di soldi.
  • Collaborazioni per materiale di scarto
    Come ci è stato fatto presente da alcuni studenti, qualche docente fornisce ad alcuni dei suoi studenti i contatti di grandi aziende o magazzi che poi forniscono ai ragazzi i loro materiali di scarto.
    Chiediamo che l’Ateneo provi a stipulare convenzioni con questi soggetti, in modo da ricevere il loro materiale di scarto, che risulta essere molto valido e in grandi quantità.

Riteniamo fondamentale che anche i Poli Territoriali non vengano discriminati, perciò cercheremo di attuare ogni proposta anche lì.

Ovviamente queste proposte devono coesistere tra loro per ottenere un risultato soddisfacente.

L'ANALISI DI MERCATO

In vista di un incontro con chi dirige il PoliPrint, grazie ai nostri rappresentanti, abbiamo fatto un’analisi di mercato per capire le differenze di costo per le stampe (A0, A1, A2 in bn/col a 90/120g).

Dai risultati è chiaro che il competitor più economico è 3Elle.
Il PoliPrint ha prezzi analoghi per le stampe in bianco e nero (90g perché 120g non è disponbile) ma per quelle a colori risultano notevolmente più costose.
Un motivo può essere la soglia di inchiosto al 50% (rispetto al 70% della maggior parte dei concorrenti) che alza i prezzi delle stampe a colori.

E POI? CHE SI FA ORA?

Dopo aver fatto alcuni incontri con i dirigenti di PoliPrint siamo riusciti ad avviare un tavolo di lavoro.
L’obiettivo è
incrementare le forniture degli oggetti più richiesti and aggiungere ulteriori materiali/tipi di stampe, confrontandosi con docenti e studenti.

Abbiamo anche discusso delle tempistiche e degli orari di apertura.
Per ridurre la coda, vorremmo introdurre la possibilità di ritirare la stampa in un secondo momento dopo aver pagato. Questo permetterebbe ai dipendenti di smaltire le stampe nei periodi di scarso affollamento.
Inoltre,
abbiamo chiesto un’anticipazione dell’apertura a Bovisa, che attualmente apre alle 9:00. Invece il PoliPrint di Leo ha già anticipato la sua apertura, dalle 8:30 alle 8:00 di mattina.

Infine, abbiamo ribadito la necessità di migliorare la qualità delle stampe. Perciò, abbiamo proposto di stanziare dei soldi nel prossimo avanzo di bilancio per acquistare nuovi plotter, una macchina da taglio e altri macchinari.

en_GBENG