Lunedì 9 Ottobre è stato ufficialmente presentato il primo piano di sostenibilità di Ateneo.
È innegabile che con il cambio di Rettore ci sia stata una maggiore spinta su questo tema, che ha portato dopo un anno di lavori al piano 2023-2025.
In questo documento, lungo circa una cinquantina di pagine, si cerca di riassumere la visione a lungo termine dell’ateneo, analizzando prima il contesto interno e facendo un’analisi a livello internazionale.
Prima dell’estate il Politecnico di Milano ha pubblicato il Rapporto di sostenibilità 2022, che offre una visione complessiva di quello che è stato l’impegno per lo sviluppo sostenibile. Quel rapporto rappresenta il punto di partenza per delineare gli impegni dell’Ateneo nel triennio 2023-2025 come descritti in questo Piano di Sostenibilità.
Il Rapporto si basava su cinque linee di indirizzo strategico: Persone (sinonimo di inclusione e benessere della comunità), Formazione responsabile, Ricerca etica e orientata alle grandi sfide globali, Responsabilità sociale, Sostenibilità ambientale.
Ciascuna linea di indirizzo si articola poi in ambiti disciplinari e in singoli temi di sostenibilità con le azioni e i risultati raggiunti, supportati da dati numerici e indici di prestazion
Questa è la prima sezione del Piano, che mira a trasformare l’università oltre i tradizionali stereotipi.
In questa sezione, sono inclusi obiettivi di promozione dell’equilibrio di genere nelle materie STEM per incrementare la presenza delle donne, nonché il miglioramento e il potenziamento del benessere psicologico attraverso PoliPsi.
Non può mancare anche una parte dedicata allo sport, che valorizzi chi occupa una parte del suo tempo per competizioni agonistiche.
Nel piano viene anche scritta la necessità di migliorare l’infrastruttura sportiva, processo che avverrà grazie al parco dei gasometri di bovisa, ad una palestra a Cremona e un nuovo fit center a Leonardo.
L’Ateneo ritiene fondamentale la formazione e la sensibilizzazione dei ricercatori sul tema della sostenibilità.
Per questo motivo vengono proposti finanziamenti di borse di dottorato per la ricerca con focus sugli SDG, promozione alla partecipazione dei bandi EU Missions e un maggiore focus alla sostenibilità nelle pubblicazioni scientifiche.
Inoltre viene menzionata la possibilità di costruire nuovi laboratori ad alto contenuto tecnologico.
Successivamente ci sono iniziative di supporto finanziario: l’obiettivo è potenziare il bando 200 ore (continueremo ad insistere affinché una graduatoria ponderata in base all’ISEE sia adottata), aumentare le disponibilità di rooms e migliorare il tutorato.
Infine, ma non per importanza, l’ambiente: oltre ad un impegno sulla decarbonizzazione e sul risparmio energetico, si vuole costruire dei campus più verdi e migliorarne la mobilità sostenibile.
Naturalmente c’è anche una parte del capitolo dedicata all’economia circolare e alla riduzione degli sprechi.
E tu cosa ne pensi? Se hai in mente proposte o idee per migliorare il campus, contattaci su Instagram! Saremo felici di discuterne insieme e di portare la proposta agli organi competenti.
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